NURA su GAMBERO ROSSO: "Nura Food Truck. Dal Kerala la cucina itinerante indiana conquista Firenze"

 

 

Gambero Rosso con foto 23 ottobre 2017.png

NURA è stata recensita in un lungo articolo da GAMBERO ROSSO!

Per noi è un onore e una grande soddisfazione che ci spinge a migliorarci ogni giorno.

Qui l'articolo per intero:

http://www.gamberorosso.it/it/news/1046141-nura-food-truck-dal-kerala-la-cucina-itinerante-indiana-conquista-firenze

Nura Food Truck. Dal Kerala la cucina itinerante indiana conquista Firenze

Un sodalizio sull’asse Italia-India, l’idea di presentare i sapori autentici del Sud di un Paese che ha moltissime cucine regionali, e spesso, nel mondo, risente di stereotipi poco rappresentativi. Nasce così l’esperienza del food truck di Tiziano Vitali e Basheerkutty Mansoor. (...)

Nura Food Truck. L’India su ruote

Il caso più curioso degli ultimi mesi, però, arriva dalla Toscana, dove alle porte di Firenze (Pontassieve) si è costituito un insolito sodalizio, nel nome della valorizzazione della cucina indiana… Su ruote. Nura Food Truck è frutto dell’incontro tra Tiziano Vitali, 31 anni di Firenze, e Basheerkutty Mansoor, 36 anni, indiano del Kerala, nel sud del Paese. L’idea dei due, a bordo di un truck che si fa notare, è quella di raccontare la cucina della regione natale di Mansoor attraverso uno street food di cucina indiana quanto più possibile rispettoso delle tradizioni locali, con attenzione alla qualità e alla freschezza delle materie prime, a cominciare dagli ingredienti più tipici del Kerala: la menta, lo zenzero, gli anacardi, le foglie di curry, il cocco. E tante spezie bilanciate nel rispetto di principi ayurvedici che presiedono a molte delle ricette indiane, tante vegetariane o vegane, e senza glutine, con largo utilizzo di farine alternative, di riso, ceci, farro.

La cucina del Kerala

Sul truck, lo chef è Mansoor, in arrivo da esperienze importanti, nelle cucine di hotel e resort, e diverse presenze al Teatro del Sale di Fabio Picchi. Il progetto è stato curato nel dettaglio, per il logo – che in aramaico significa luce – è stato coinvolto il designer svizzero Davis Gastaldon, l’estetica è volutamente minimal per scacciare la macchietta dell’India sgargiante a tutti i costi, tutta sari colorati e coreografie di Bollywood. E anche la cucina abbandona i sapori più ruffiani, per giocare sulle sfumature di una cultura gastronomica, quella del Sud, molto influenzata dal mare, e dal clima tropicale, con combinazioni più fresche e delicate, e moltissimi ingredienti vegetali. “Annulla ogni rimando al passato” recita il sito dei ragazzi di Nura “sei di fronte a una dinamica del tutto nuova”. Molte delle preparazioni sono realizzate al Nura Lab, dove si organizzano anche corsi di cucina e si lavora per evadere le richieste dei catering. Poi tutto viene terminato sul truck, spesso in giro per le strade di Firenze, in abbinamento a birre indiane, vini bio, centrifughe di frutta fresca e spezie. Ma cosa propone, solitamente, il menu del giorno? Biryani di verdure - riso basmati con anacardi, menta e ananas, e poi verdure di stagione, uvetta, cannella, cardamomo, legato tradizionalmente ai pranzi di nozze – gamberoni con latte di cocco e curry leaves, patate con garam masala e spezie del Kerala, Channa masala, una preparazione molto elaborata a base di ceci, semi di mostarda e peperoncino. E certo, anche l’immancabile chicken tikka, cotto in forno tandoor e servito in bocconcini con julienne di cavolo cappuccio, carote, cipolla e pomodoro al lime. Da accompagnare con un pappadam, la schiacciatina croccante di farina di ceci. La carne è italiana e no Ogm, le verdure arrivano da produttori locali di fiducia, le ricette, invece, chiedono di viaggiare con l’immaginazione. Fino all’altro capo del mondo.

www.nurafood.it

a cura di Livia Montagnoli

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